
Paladino dell’Europa cristiana confederata, antesignano europeista, erede dell’oecumene imperiale, figlio dell’ultimo imperatore Beato Carlo I, presidente onorario del Parlamento Europeo, capo di Paneuropa, la Fondazione fautrice della riaffermazione dell’identità cristiana del continente.
Apprezzato e rispettato con deferenza da tutti, nella Germania che lo elesse al Parlamento europeo, come nell’Austria che gli restituì ogni prerogativa storica, nell’Ungheria e negli altri paesi mitteleuropei, balcanici e carpatico-danubiani, che in lui videro ed ammirarono la continuità e l’identità di un continente che, voltando le spalle ai suoi valori tradizionali, scateno’ gli orrori delle due guerre mondiali e dei totalitarismi; e che forse – dinanzi ai disastri del nichilismo e materialismo – deve ancora fare i conti con sé stesso e col secolo XX rivolgendo lo sguardo all’avvenire per una nuova grandezza di pace, progresso e libertà.
(EUROITALIA – VIENNA, 17 luglio 2011. Simona C. Farcas)
Si sono svolti ieri a Vienna i funerali imperiali del secolo. L’Arciduca Otto d’Asburgo, figlio dell’ultimo imperatore di Austria e Ungheria Beato Carlo I, morto il 4 luglio scorso all’età di 98 anni nella sua casa a Poecking in Baviera, e’ stato sepolto nella Cappella viennese dei Cappuccini, dopo le esequie solenni che l’Austria, la Mitteleuropa e le teste coronate d’Europa gli hanno attribuito. Nella solennità del cerimoniale secolare del Sacro Romano Impero. Con gli onori militari delle forze armate austriache, col governo della Repubblica e la Scorta d’Onore dei fedelissimi Schützen tirolesi con vessilli e fanfare.
Il corpo riposa nella Cripta dei Cappuccini accanto a quello di suo padre Beato Carlo I, di sua madre Zita di Borbone-Parma “l’italiana”, dell’imperatore Francesco Giuseppe I, mentre il cuore – secondo una antichissima tradizione – sarà posto in un altro luogo, nel convento di Pannonhalma in Ungheria.
Ai funerali dell’ex europarlamentare dei cristiano-sociali bavaresi, presidente onorario del Parlamento europeo, partecipavano rappresentanti del governo austriaco e dell’aristocrazia europea, inclusi i sovrani di Svezia, Lussemburgo e Liechtenstein, e i reali di Spagna, Regno Unito, Romania, Bulgaria, Belgio; il Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta etc. Nonché numerosi Capi di Stato e politici europei: il presidente austriaco Heinz Fischer, il georgiano Mikheil Saakashvili (di cui l’arciduchessa Gabriela von Habsburg e’ ambasciatore a Berlino), il Premier croato, ceco, macedone, e il Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek. Cardinali, in rappresentanza di Sua Santità, Arcivescovi e Nunzi Apostolici, con i primari Ordini Cavallereschi imperiali e della Chiesa Cattolica Romana (Toson d’Oro, S. Sepolcro etc.).
Dall’Italia, numerose le concomitanti celebrazioni di Requiem, e presenti per la Fondazione Cajetanus e Paneuropa-Italia l’avvocato Diego Zoia (nella foto, a destra); per l’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX il conte Fernando Crociani Baglioni.
A celebrare il pontificale di requiem, nella cattedrale di Santo Stefano, l’Arcivescovo di Vienna Cardinale Christoph Schönborn .
Vienna, 17 luglio 2011
(Simona C. Farcas)
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