“Queste sculture di ‘objets-trouvés’ sono oggetti una volta adoperati per il lavoro duro e faticoso dei campi, una ricerca del tempo perduto che li pone in chiave critica nell’Italia emancipata di oggi. Un Paese con tanti problemi, ma uno essenziale e vitale: il lavoro. Il messaggio in queste opere va oltre quello plastico-compositivo, esso è simbolico ed è fatto per sensibilizzare e porsi delle domande sull’attuale situazione sociale ed economica guardando anche al passato.” Lino Spada
“Frammenti” l’inaugurazione di domenica 2 agosto con il percorso della mostra esposto direttamente dall’artista Lino Spada.
La personale estiva nel borgo montano nell’Alto Sangro, fa rivivere con le tradizioni plurisecolari la civiltà contadina e pastorale. Sculture realizzate con preziosi attrezzi agricoli e di lavoro rudimentali propri delle attività rustiche e dell’artigianato locale.
La pietra, il ferro, il legno sono i materiali da cui si ricavava ogni attrezzo per i lavori di montagna, di agricoltura e allevamento in transumanza.
Lino Spada, con grande estro attinge e riporta ai giorni nostri le umili ma sagaci attività degli antenati. Ogni contadino e pastore sapeva trarre dalle materie prime del territorio i più ingegnosi attrezzi. Mola per affilare falci, falcioni e coltelli ed ogni lama. Piccole incudini per piegare e modellare utensili d’ogni sorta in ferro battuto. Vomeri di aratro modellati nella forma antica che l’uomo conobbe da millenni. Campanacci per il bestiame allevato in forma brada e transumante in Capitanata. Martelli, scalpelli, pialle, per lavorare il legno e realizzare ogni tipo di suppellettile. Selci e mortai finemente lavorati. Tutto appariva materiale residuale di un mondo tramontato, pezzi dimenticati in cantina, abbandonati o dispersi a ferro vecchio. Questi i “frammenti“, titolo della mostra.
E le scene della natura, dalle aurore ai tramonti agli arcobaleni, i paesaggi tipici delle alte montagne e delle foreste circostanti, che rappresentavano lo scenario della vita delle popolazioni rurali di ogni giorno, secondo il cadenzato avvicendarsi delle stagioni, hanno rappresentato il leitmotiv dell’arte pittorica, scultorea e di composizione di un artista abruzzese, dai critici e dal pubblico ritenuto affermato e sui generis.
Una nota di nostalgia del bel tempo andato, di un mondo rurale ormai scomparso, ma autentico nei suoi valori e vivo nel messaggio di tradizione e retaggio che reca alle giovani generazioni, e le proietta nel futuro. Un mondo ingenuo che ebbe scarso uso del denaro, delle banche o dell’usura. Era la civiltà contadina dell’essenziale, del baratto, della sussidiarietà e solidarietà in borghi come questo, dove le case, stalle, fienili e masserie, si susseguivano quasi a volersi stringere insieme, gli uomini con la terra, in un sodalizio di vita, di sopravvivenza, di autentica socialità, di amore fraterno. Dove dirsi paesano, parente e compare, era come dirsi fratello. Tanta nostalgia, dei nostri nonni e bisnonni, che rivediamo e riviviamo attraverso i loro strumenti di lavoro, accompagna il percorso della personale dell’artista abruzzese.
Anziani e giovani, insegnanti e studenti, amministratori, villeggianti, oriundi in vacanza, di ritorno dalle sedi di emigrazione, imprenditori e turisti, hanno reso omaggio e ammirazione all’arte originale, espressiva e ricca di suggestioni e riflessioni del maestro Lino Spada. La toccante personale è fruibile dal pubblico fino al 22 agosto 2015.
“Frammenti” l’inaugurazione di domenica 2 agosto con la presentazione del Sindaco di Scontrone Ileana Schipani e il percorso della mostra esposto direttamente dall’artista Lino Spada.
“Frammenti” l’inaugurazione di domenica 2 agosto con la presentazione del Sindaco di Scontrone Ileana Schipani e il percorso della mostra esposto direttamente dall’artista Lino Spada.
“Frammenti” l’inaugurazione di domenica 2 agosto con la presentazione del Sindaco di Scontrone Ileana Schipani e il percorso della mostra esposto direttamente dall’artista Lino Spada.
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