Dal Molise alla Romania, l’avanguardia nella tutela della biodiversità del suolo


LARINO. Dalla vetrina sull’inserto Eventi de ‘Il Sole 24 Ore’ alla partnership scientifica con l’ateneo di Iasi in Romania.mr
Il percorso di internazionalizzazione della società Microspore Spa, che ha sede a Larino, prosegue senza sosta e culmina dopo un anno di intense partecipazioni ad eventi globali nel simposio accademico “Soil and food, resources for a healthy life”, che si terrà dal 22 al 24 ottobre.
Un convegno che ha lo scopo è quello di individuare linee strategiche, strumenti, obiettivi e risorse al fine di sostenere la competitività del settore, di tutelare le risorse, di salvaguardare e valorizzare il territorio, con un’attenzione particolare alla qualità delle produzioni e alla sicurezza alimentare.
Progettualità e connettività tra il mondo accademico e quello aziendale attivando una strategia complessiva di sostegno alla ricerca e allo sviluppo, la mission di un evento che può diventare pietra miliare nell’affermazione dell’importanza dei microrganismi e della microbiologia applicata all’agricoltura come letteratura scientifica ed elemento cardine per un insegnamento universitario a sé stante.

L’ennesima vetrina per una eccellenza del territorio e del Paese.

Microspore partecipa attivamente a questo convegno in termini di condivisione di informazioni, prodotti e strumenti di immediato interesse applicativo con una sessione scientifica dedicata al ruolo dei microrganismi in agricoltura. La sessione, che si terrà il 23 ottobre, analizzerà in maniera approfondita e del tutto inedita i recenti studi effettuati sull’utilizzo dei microrganismi del suolo in agricoltura, forte della pluri-ventennale esperienza nel campo della fisiologia della produzione agraria e dei rapporti tra pianta e suolo e tra pianta e microrganismi
Microspore vuole ottimizzare il ruolo dei microrganismi conformandoli alle esigenze della società e di conseguenza, del mondo agricolo.
Proprio in questo modo questa società dimostra grande sensibilità riguardo al tema dello sviluppo tecnologico legato alla metodologia scientifica e si è sempre impegnata ad avviare azioni incisive su alcuni temi strategici d’interesse aziendale avvalendosi di professionisti di talento che credono fortemente nella tecnologia e nell’innovazione, prefiggendosi costantemente e con entusiasmo nuovi traguardi.
In sintesi, il core business di Microspore si concretizza in una moderna metodologia di ricerca e sviluppo, con l’intento di incrementare soluzioni all’avanguardia per potenziare la fertilità dei suoli.
Ma dove nasce l’esigenza di mettere a confronto gli scienziati e i ricercatori sulla tematica dell’utilizzo del suolo in modo sempre meno invasivo?
La biodiversità del suolo rappresenta oltre il 90% della biodiversità totale del pianeta e la maggior parte di essa è ascrivibile ai soli microrganismi, inoltre è di fondamentale importanza perché influisce sulle proprietà biologiche del suolo, regolandone tutti i processi che ne determinano le proprietà nutrizionali.
Sebbene sia stato ampiamente esaminato l’utilizzo dei microorganismi del suolo in agricoltura, i risultati delle ricerche non sono stati impiegati in un contesto eco-sostenibile, ma piuttosto ne è stato fatto un “uso selvaggio” finalizzato esclusivamente al business.
Questa mancanza di coordinamento tra ricercatori fa perdere valore ai risultati ottenuti inserendo nel mercato una gran quantità di prodotti non performanti.
Invece, utilizzare queste tecniche, affiancate ad altri approcci microbiologici sia tradizionali che moderni, consente di individuare nel suolo microrganismi dalle straordinarie potenzialità spendibili in numerose applicazioni biotecnologiche.
Del resto la produzione agricola e alimentare, essenziali per la sopravvivenza umana, dipendono interamente dal suolo; quindi queste nuove tecnologie permetteranno di ottenere un miglioramento, costante nel tempo, dei suoli e dei prodotti, nonché della qualità della vita.
Dato il disastroso scenario inerente l’aumento demografico della popolazione mondiale e il conseguente rischio della mancanza di cibo, è importante sostenere il potenziale della fertilità biologica di un suolo che può essere migliorato attraverso tecniche agricole innovative specificamente finalizzate a favorire i microrganismi utili autoctoni.
Tale approccio, considerato tipico dell’agricoltura biologica, si è recentemente diffuso anche nell’agricoltura convenzionale, che è sempre più attenta alla sostenibilità delle tecnologie adottate.
Ad oggi, tuttavia, un’ampia diffusione dell’uso di inoculanti per l’agricoltura è stata ostacolata dall’alternanza dei risultati ottenuti in campo, a fronte delle ottime performance di laboratorio degli stessi ceppi.
Ciò evidenzia l’esigenza di approfondire le conoscenze relative alle complesse interazioni che si vengono a creare fra pianta e microrganismi nel suolo.
Microspore pone la sua attenzione alla sicurezza alimentare favorendo la transizione dell’agricoltura convenzionale verso processi produttivi economicamente più efficienti e a minore impatto ambientale.
Quindi, l’obiettivo del convegno è quello di mettere a confronto conoscenze, metodi, tecnologie e idee tra studiosi del settore, industria, produttori e rivenditori al fine di sviluppare e successivamente codificare strategie efficaci, opportune e commercialmente valide.
All’ateneo di Iasi si confronteranno esperti e studiosi di almeno 4 nazioni, tra cui Spagna, Italia, Bosnia e Romania, coordinati dal dottor Vincenzo Michele Sellitto, della Microspore Spa.

Fonte: http://www.termolionline.it/

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