Il crescente fenomeno dei flussi migratori, che non ha precedenti su questa scala nella storia contemporanea, è riconducibile a cause strutturali complesse e correlate tra loro. Guerre, disastri legati al cambiamento climatico e allo sfruttamento sregolato delle risorse, lo scandalo della povertà nelle sue varie dimensioni sono alcuni dei temi che verranno analizzate nell’incontro moderato da P. Federico Lombardi.
P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, che aprirà il colloquio, sottolinea la particolare rilevanza che ha in questo momento celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato per tenere alta l’attenzione sul tema dei migranti e sulle loro storie sempre più trascurate da politiche e narrazioni emergenziali. “I rifugiati, vengono ridotti sempre più a flussi migratori, statistiche, numeri senza nome e senza volto, al fine di allontanarli dalla sensibilità e dall’incontro con i cittadini europei.
Con convinzione vogliamo dire che l’unico futuro possibile è un futuro comune. Oggi accompagnare i rifugiati ed essere con loro è il modo più pieno di vivere la nostra cittadinanza”.
Introduce l’incontro Marco Baliani e si concluderà con un messaggio di Melanny Hernandez rifugiata del Venezuela in Italia.
Ai presenti verranno distribuiti materiali relativi alla campagna ”Rifugiati – L’umanità non si arresta”.
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