Celebrazione liturgica e benedizione della lapide sulla casa natale –
ALFEDENA 5 agosto 2017 – La storia della Chiesa Cattolica Romana non fu più controversa come dagli ultimi due secoli sino ai nostri giorni; a cavallo di due concilii ecumenici, due guerre mondiali, guerre civili e conflitti religiosi, lotte di classe ed imperversare di massoneria e marxismo; di persecuzioni religiose, ideologiche e razziali.

La bufera rivoluzionaria e la cosiddetta epopea napoleonica si abbatterono sulla Chiesa stessa come un uragano persecutorio della fede e del cristianesimo, per un ventennio. Persecuzioni, spoliazioni, violenze, deportazioni, assassinii, genocidi, imperversando con l’invasione francese sull’intera Italia peninsulare ed occupando la stessa Roma. In tale clima sorge a Roma la Congregazione pensata dal giovane canonico di S. Marco Gaspare del Bufalo, poi beatificato e canonizzato.

Il canonico Gaspare del Bufalo, caduto nel 1814 l’astro napoleonico, fu liberato dopo cinque anni di dura deportazione e prigionia. Tornando a Roma, costituisce con pochi preti, suoi compagni di sventura, una congregazione di missionari; che, promossa da Pio VII, Leone XII, Pio VIII, Gregorio XVI e Pio IX, dopo essersi impegnata a fondo nell’Italia centrale scristianizzata, si diffonde nell’Italia intera, ed oggi è estesa in 22 nazioni nel mondo, in tutti i continenti.
Il giovane Gaetano Brunetti, nato ad Alfedena nel 1839 da famiglia gentilizia, che fin dai precedenti secoli, dal XVI, aveva dato alla Chiesa cinque ecclesiastici, segue la vocazione sacerdotale. Come già suo fratello maggiore Don Filippo Brunetti prete secolare diocesano, destinato a diventare Arciprete di Alfedena, nella Diocesi di Patronato Regio di Trivento; e poi decorato al Valor Civile dal governo postunitario di Re Umberto I, a firma del Ministro dell’Interno Agostino Depretis, per l’opera prestata in Alfedena durante il colera del 1884, come recita il Regio Decreto.

Gaetano Brunetti entra nel 1862 nel Seminario della Congregazione di Gaspare del Bufalo in Albano Diocesi suburbicaria di Roma. Terminati gli studi di filosofia e teologia, ‘escardinato’ nel 1867 dalla Diocesi di nascita Trivento, l’anno successivo nel 1868, venne ordinato presbitero in San Paolo di Albano, mentre il Lazio era ancora appartenente al Dominio temporale del Santo Padre.

Percorreva quindi anni di apostolato missionario e servizio nel medesimo seminario gravitante su Roma e i suoi atenei pontifici.
Intervenuti i mutamenti politici con l’annessione di Roma all’Italia unita (1870), nel 1880 veniva destinato quale Superiore della Casa di Missione della Congregazione del Preziosissimo Sangue in Sonnino, città del Basso Lazio, nella Diocesi di Terracina-Sezze-Priverno.
Territorio endemicamente malarico, un secolo prima delle bonifiche pontine, ivi Don Gaetano si distingueva per la gloria di Dio al servizio dei fratelli; riorganizzando l’attività missionaria e sua amministrazione (come da scuola di suo padre M° Matteo Paolo Brunetti, esattore erariale in Alfedena ed insegnante); evangelizzando, predicando nel territorio pontino le “missioni”, che furono e sono tuttora nel mondo il carisma della Congregazione di San Gaspare del Bufalo.

Colpito da polmonite nel mese di luglio del 1883, spirava il 1° agosto nella Casa di Missione in Sonnino, presso Santa Maria delle Canne, che in tre anni di suo ufficio, aveva

ingrandito e migliorato, conseguendo la stima e l’ammirazione dei sonninesi e delle civiche magistrature. Intrattenendo, a fronte di un clima politico generale infarcito di anticlericalismo e sorda persecuzione, le migliori relazioni con le autorità prefettizie di Frosinone e quelle amministrative locali di Sonnino e territorio pontino.
Le cronache della Congregazione e la storia locale tramandano degli ossequi e la gratitudine che la città tributò al pio transito del prelato, morto a 44 anni. La devozione allo stesso si diffuse e propagò nel Basso Lazio.

A quasi un secolo e mezzo dalla sua morte, coincidendo col celebrato Bicentenario di fondazione della Congregazione, il Moderatore Generale della stessa, provenendo dagli Stati Uniti d’America, con il governo dell’istituzione, ha voluto altresì celebrarlo, presiedendo la Memoria Liturgica solenne e alla cerimonia di Benedizione del marmo che ricorda Don Gaetano Brunetti ai posteri, da antesignano dell’istituto, sulla casa avìta ove nacque in Alfedena.
Il Vescovo di Trivento, la Diocesi, tra le più antiche della Cristianità, cui Alfedena appartenne per oltre un millennio, onorava di sua presenza e compiva l’atto di benedizione, scoprendo il marmo dal vessillo pontificio giallo-bianco che ritualmente dalla muratura lo avvolgeva.

Un successo storico, per Alfedena e i suoi abitanti ed oriundi plaudenti. Un evento di notevole interesse e spessore storico-religioso, culturale ed umano; che rende onore all’ Alfedena di oggi, a Scontrone – sua antica frazione compresa – al territorio, alla Terra della plurimillenaria transumanza meridionale appulo-sannitica, alla Tradizione religiosa e civile, agli Abruzzi e Molise nel loro complesso.
I discorsi di S.E. Rev.ma Mons. Domenico Angelo Scotti Vescovo di Trivento e del Rev.mo Padre William Nordenbrock Moderatore Generale della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, rendono onore non soltanto al venerato Prelato Don Gaetano Brunetti, il quale sacrificò la sua vita per la gloria di Dio ed il bene dei fratelli, nella Campagna e Marittima di metà XIX secolo. Ma rendono onore alla vita religiosa dell’antica Diocesi di Trivento, cui Alfedena fu legata con l’incorporazione per milletrecento anni; ed oggi alla Diocesi di Sulmona-Valva, e alla Diocesi di Latina-Priverno-Sezze-Terracina.

Terminata la Celebrazione Eucaristica, la corona d’alloro offerta dalla Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, nel Bicentenario di sua fondazione, apre il corteo con S.E.Rev.ma Mons. Domenico Angelo Scotti Vescovo di Trivento, il Sindaco del Comune di Alfedena, la Vicesindaco del Comune di Scontrone, e le rappresentanze del S.M. Ordine di Malta Delegazione granpriorale di Abruzzo e Molise, del CISOM Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – Raggruppamento di Abruzzo e Molise, della Parrocchia di Alfedena con il Sig. Parroco Rev. Don Marco Wielgosz e del Terz’ Ordine Francescano secolare di Alfedena. Segue lo scoprimento e benedizione della lapide intitolata al Rev. Don Gaetano Brunetti Superiore della Casa di Missione in Sonnino (Alfedena 1839 – Sonnino 1883).
BENEDIZIONI E MESSAGGI
S.E. Rev.ma Mons. Angelo Spina Vescovo di Sulmona-Valva Arcivescovo eletto di Ancona; S.E. Rev.ma Mons. Carlo Liberati Arcivescovo Prelato Emerito di Pompei già Delegato Pontificio per il Santuario della Vergine del Santo Rosario, Postulatore della Causa di Canonizzazione del Beato Papa Pio IX, Presidente Onorario dell’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX; il Rev.Padre Prof. Sandro Barlone s.j. Prorettore della Pontificia Università Gregoriana; il Rev.mo Mons. Angelo Maria Oddi Rettore della Basilica Santuario di S. Maria Sàlome in Veroli, Cappellano Capo della Polizia di Stato; il Rev. Padre Sergio Galdi de Galda Commissario Generale di Terra Santa per l’Italia Meridionale; il Rev. Padre Marco Galdini o.f.m.capp. della Provincia d’Italia dei Cappuccini.
S.E. il Prefetto dell’Aquila Giuseppe Linardi ed il Signor Presidente della Provincia de L’Aquila Avv. Angelo Caruso, esprimevano con telegramma e messaggi ringraziamenti, auguri, congratulazioni e saluti al Cav.Gr.Cr. Prof. Fernando Crociani Baglioni , da estendere alle Autorità presenti.

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Gli oltre cinquecento presenti venivano altresì benedetti. Alcuni alfedenesi e numerosi villeggianti e oriundi di Alfedena, romani e napoletani, al Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni, discendente ed erede della famiglia Brunetti, domandavano del significato dell’ostensione della bandiera pontificia.
“La spiegazione è storica e giuridica. Il Prelato Don Gaetano Brunetti nacque in questa casa in Alfedena, suddito napoletano nel 1839. Si incorporò quale accolito nel Seminario di Congregazione in Albano nel 1862, in pieno Stato Pontificio, come recita l’atto di escardinazione dalla Diocesi di Trivento. Fu ordinato prete della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue nella Chiesa di San Paolo in Albano, nel 1868, regnante il Beato Pio IX sulla Chiesa e sul suo Principato Civile. « Nel Bicentenario di fondazione la Congregazione e i familiari posero » recita la lapide dedicata a Don Gaetano Brunetti“.
Rispondeva il Conte Crociani Baglioni, erede e custode di tanto antica e nobile tradizione. Questi, conducendo la regìa dell ‘evento, e guidando le rappresentanze dei Cavalieri e Volontari di Malta abruzzesi e molisani, conferiva alla cerimonia storico-religioso-civile, una completa, austera solennità, indossando la fascia di Gran Croce dell’Ordine Equestre Pontificio di San Gregorio Magno. Lo affiancavano la consorte e i familiari: Donatella Amadei, Roi Spaccapeli, Giulio Amadei, Simonetta Monacelli, Danilo e Barbara Marcellino. Questi ricevevano dunque oltre 500 alfedenesi, oriundi e villeggianti al tradizionale “complimento” abruzzese nel salone d’ingresso dell’antico casamento Brunetti.

RINGRAZIAMENTI
Riferiamo la gratitudine per il servizio d’onore reso a S.E. Rev.ma Mons. Domenico Angelo Scotti Vescovo di Trivento, al Generale Padre William Nordenbrock (C.PP.S.) e Vice-Generale Don Emanuele Lupi (C.PP.S.), insieme al Missionario della Congregazione Rev. Don Stefano Trio (C.PP.S.); ed all’intera cerimonia religiosa e civile nel suo complesso, reso da: Prof. Dott. Gaetano Blasetti Delegato di Abruzzo e Molise del Sovrano Militare Ordine di Malta (Tagliacozzo e L’Aquila); Comm. Paolo Giuliani Vice Delegato SMOM nonché in rappresentanza dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (L’Aquila), con una trentina di Cavalieri e Dame del Sovrano Ordine di Malta; Dott. Fabrizio Giuseppe Venturini, responsabile comunicazioni Delegazione Abruzzi e Molise SMOM; Cav.Gr.Cr. Prof. Angelo Di Stasi (Roma) Presidente della

Commissione per lo studio delle carte-valori postali – Ministero dello Sviluppo Economico, indossando la fascia di Gran Croce dell’Ordine Equestre Pontificio di San Gregorio Magno; Gr.Uff. Dott. Nicola Burdiat del Ministero dello Sviluppo Economico (Isernia), Stefano Carnevali (Macerata), Dott. Daniele Del Monaco Capo Raggruppamento CISOM di Abruzzo e Molise – Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (Sulmona) ed il plotone di 45 Volontari. M.llo CC Maurizio Lenci, per l’ordine pubblico. Paride Febo Capo Gruppo CISOM di Chieti – Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta.
Con essi gli Alpini dei gruppi A.N.A. Associazione Nazionale Alpini di Alfedena, Scontrone e Barrea del Volontariato Gruppo Alpini Sulmona: Antonio Valeri, Prof. Giuseppe Petrarca, M.llo Antonio Verile, Franco Valentini, Carlo Di Giulio (Alfedena); Antonio Di Iulio (Barrea); Giuseppe Melone e Angelo Lanno (Scontrone) etc.

Un ringraziamento caloroso va a chi, con proprio volontario sacrificio, rese splendida la Celebrazione, anche sul piano canoro e di musica sacra.
Le coriste della Chiesa Madre di Alfedena dei SS. Pietro e Paolo: Dina Crispi organista, Elvira Virtuoso, Angela Meschino, Emilia Caniglia, Teresa Fortunato e Daniela Colonna.
Al Terz’Ordine Francescano secolare di Alfedena per l’apprezzata presenza delle sodali con Stendardo: Ins. Lelia Di Domenico, Ins. Isabella Spada, Ins. Nella Amorosi, alfiere Giuseppina D’Amico. Altresì, Arturo Como Presidente ‘Sci club’ e Angela Spada, Antonella Moresi, Arch. Carlo Becchia e Lino Spada di Alfedena.
Ai fedeli giunti dal Lazio, per la collaborazione alla buona riuscita dell’evento: Comm. Filippo, Luigina e Arch. Silvia Tiberia (Frosinone); Mihai Ovidiu, Antonia Sofia e Ovidio Raffaele Matel, Mihaela e Vica Farcas (Orte); Magda Elena Arama (Roma); Liliana Cardile (Viterbo); Comm. Dott. Stefano Zauli per la produzione editoriale (Roma); Cav. Dott. Andrea Raneri alfiere dell’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX (Roma); il Cav. M.llo Federico Carabetta per il servizio fotografico (Roma e Napoli).
Contessa Dott.ssa Simona Cecilia Crociani Baglioni – Segretario Generale dell’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX
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