Inclusione, produttività, crescita. Un’agenda per l’Italia.


 

INCLUSIONE, PRODUTTIVITÀ, CRESCITA (2019), è il titolo del libro  pubblicato da AREL-Il Mulino, a cura di Carlo Dell’Aringa e Paolo Guerrieri. Prefazione, di Enrico Letta.

Nell’ultimo decennio, con la crescita delle disuguaglianze si è sviluppata una letteratura che ha sostenuto che esse possono essere di ostacolo a una elevata e stabile dinamica di crescita, mentre un maggior grado di uguaglianza e coesione sociale può rappresentare la condizione dell’economia per realizzare un migliore sviluppo. Ne discende che i due grandi obiettivi, più crescita-efficienza, da un lato, e maggiore uguaglianza-coesione sociale, dall’altro, vanno perseguiti insieme e non secondo la logica dei due tempi, al fine di non incorrere in un circuito perverso di maggiore disuguaglianza e minore crescita sviluppatosi in questi anni. Noi riteniamo che questo approccio, oltre a essere utile per un’interpretazione dell’origine di movimenti e manifestazioni di protesta e contestazione che hanno interessato un po’ ovunque tutti i maggiori paesi, possa anche avere una interessante applicazione al caso italiano.

Con coerenza e determinazione gli autori dei saggi che qui l’Arel propone cercano sempre di mettere le persone al centro. Le persone con le loro fragilità, accentuate da una crisi senza precedenti.
È chiaro, infatti, che non siamo più negli anni a cavallo del passaggio di secolo, quando le esigenze di crescita facevano premio su tutto e la priorità era chiaramente assegnata al terreno di uno sviluppo economico basato su principi molto spesso poco attenti ai danni sociali che certe politiche economiche e finanziarie si portavano dietro.
Quel tempo, il primo decennio dell’euro, ha consentito ai paesi europei di guardare avanti con una forte spinta, garantita dal clima mondiale favorevole e dal generale allineamento dei tassi di interesse all’interno dell’Eurozona.
Sono stati gli anni in cui la rendita dell’euro è esistita ed è stata, ahinoi, diversamente utilizzata dai diversi paesi europei. C’è chi, come la Germania, ne ha approfittato per fare le riforme, ed è poi entrata in un periodo positivo, in grado di reggere la crisi e tenere il passo di altri giganti mondiali. C’è, viceversa, chi, come l’Italia o la Francia, le riforme le ha rinviate a tempi migliori e si è ritrovato sprovvisto delle necessarie difese di fronte alla durezza della crisi. L’Italia, in particolare, è talmente scesa nel periodo di crisi da aver dovuto usare tutte le risorse, anche quelle che non aveva, per mantenere il livello
minimo di tenuta sociale. La sostanza è che, avendo usato a fini sociali anche le risorse che dovevano servire per gli investimenti, il paese si è condannato a un allungamento della crisi oltre il tempo che è stato conosciuto da altri. Non si poteva certo fare altrimenti, dovendo preservare prioritariamente i livelli di inclusione sociale minimi necessari a mantenere vivo un paese che è stato vicino a un avvitamento senza precedenti in
Europa.
Ma gli effetti si pagano oggi. E tutto questo è avvenuto principalmente perché prima della crisi, quando si sarebbe potuto, non siamo stati in grado di innovare, come invece la Germania e altri avevano fatto.

Oggi, poiché all’onda della crisi economica ha fatto seguito quella sociale ed entrambe hanno provocato il terremoto politico che conosciamo, è venuto il momento di fermarsi e ripartire dai fondamentali, come questo libro ci invita a fare.
Chi vorrà ricostruire un’Italia unita, innovativa e coesa dovrà farlo con queste idee.” Enrico Letta, Prefazione.

INDICE
 Prefazionedi Enrico Letta

Capitolo 1. Introduzione. Per una crescita inclusiva: analisi e proposte

 di Paolo Guerrieri

 

INNOVAZIONE E PRODUTTIVITÀ

 Capitolo 2. Il ristagno della produttività di Matteo Bugamelli e Francesca Lotti

Capitolo 3. Industria, servizi e politiche per la crescita di Roberto Monducci e Stefano Costa

Capitolo 4. Innovazione, struttura industriale e PMI di Alessandra Lanza e Giacomo Cotignano

Capitolo 5. Industria 4.0, digitalizzazione e opportunità di Lorenzo Basso

 

FORMAZIONE E POLITICHE DI SVILUPPO

 Capitolo 6. Investimenti pubblici e bassa crescita di Andrea Boitani e Giuseppe Mele

Capitolo 7. Tecnologia digitale, organizzazione e lavoro di Emilio Bartezzaghi e Giuseppe Della Rocca

Capitolo 8. Formazione, politiche industriali e nuova occupazione di Patrizio Bianchi, Paola Cicognani ed Elena Rossi

Capitolo 9. Per una nuova politica industriale di Fabrizio Onida

 

POLITICHE DEL LAVORO E WELFARE

 Capitolo 10. Disuguaglianza ed esclusione sociale in Italia e in

Europa di Paolo De Nardis, Luca Alteri, Chiara Davoli e Roberta Pascucci

Capitolo 11. Le politiche attive del lavoro di Salvatore Pirrone

Capitolo 12. “Working poor” e politiche per l’occupazione di Claudio Lucifora

Capitolo 13. Esclusione sociale, povertà e welfare di Emanuele Ranci Ortigosa

Capitolo 14. Giovani e sviluppo inclusivo di Alessandro Rosina

 

SISTEMA DELLA CONOSCENZA E INVESTIMENTI SOCIALI

 Capitolo 15. Investimenti e infrastrutture sociali di Edoardo Reviglio e Claudio Bruno

Capitolo 16. Investire in istruzione di Andrea Gavosto

Capitolo 17. Capitale umano, università e crescita di Marino Regini

Capitolo 18. Spesa sanitaria e produttività di Gilberto Turati

Capitolo 19. Giustizia civile e politica economica di Silvia Giacomelli, Sauro Mocetti, Giuliana Palumbo e

Giacomo Roma

Bibliografia

Notizie sui curatori e sugli autori

INCLUSIONE, PRODUTTIVITÀ, CRESCITA  
a cura di Carlo Dell’Aringa e Paolo Guerrieri. AREL-Il Mulino, 2019.

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